

Realizzare un opera che sia apprezzabile per la sua originalità è come vivere in uno stato di grazia. Passano a volte giorni, addirittura mesi, durante i quali io, per esempio, sono assolutamente privo di idee e di volontà. Conoscendo però questo mio limite evito allora di avvicinarmi alla tela, aspetto, so che gli stimoli arriveranno: da una lettura, da un incontro, guardando le opere di artisti del passato. Ecco quest'ultima è la cosa che faccio spesso: guardare le opere degli artisti del passato. Quando ho bisogno di dipingere ma non ho un soggetto interessante da proporre, reinterpreto, mi affido cioè alla citazione, rappresento un soggetto vecchio rivisitato con modalità grafiche o pittoriche nuove. Funziona sempre.
Ciao Mario. Condivido pienamente quanto affermi! Infatti io credo che il Capolavoro, l'Opera di un Artista è sempre il frutto delle sensazioni, delle emozioni, dei sentimenti, che in quel preciso istante, frangente, attimo fuggente, il suo Cuore, la sua Anima percepiscono, sentono, provano, vivono, così da immortalarle su Tela, come mirabilmente fai Te, o in versi come questi appena nati nel rivedere "a occhi chiusi".
RispondiEliminaDa tempo Ti ho inserito tra gli Artisti all'interno del mio Blog il cui link è il seguente: http://blog.libero.it/AnimoSensibile
Buon Ferragosto! Marco