Chi sono

Ho scelto di titolare il mio blog “Urli di colore” perché i miei dipinti hanno colori accesi, fortemente contrastanti. Sono come urli dell’anima; un misto di gioiosa espressione interiore e malinconia. È evidente a tal proposito il riferimento, in alcune opere , a Van Gogh, per il vigore e la violenza attraverso i quali esprime il suo malessere, e a Klimt per la ricerca decorativa. Ecco, nelle mie opere coesistono questi due elementi: il desiderio di realizzare cose esteticamente piacevoli e il bisogno incontrollato di esprimere un malessere intimo.



giovedì 6 gennaio 2011

L'Unità d'Italia, 150 anni tra fiction e realtà


L'immagine di copertina del Calendario 2011
Il Calendario, realizzato per il Liceo Classico "A. Rosmini" di Palma Campania, quest'anno, attraverso le quattordici tavole illustrate, con una tecnica che non disdegna l'apporto delle nuove tecnologie informatiche, e il breve saggio della professoressa Maria Maddalena Nappi, cita personaggi e fatti del risorgimento in un connubio che cerca la sintesi  tra fiction e concretezza, ideale e reale.
La dodicesima tavola del Calendario 
In ossequio all'anno delle celebrazioni dei Centocinquantanni dell'Unità d'Italia, il Calendario apre in copertina con l'illustrazione di una ipotetica moneta commemorativa con l'effige del discusso eroe dei due mondi: Giuseppe Garibaldi. Segue la seconda tavola che vede una riunione di carbonari nella lettura pre-risorgimentale del film di Luigi Magni del 1969 “Nell'anno del Signore”, dove, con il ruolo di Pasquino, Nino Manfredi incarna una forma di lotta più sommessa ma non meno efficace, mirata alla formazione di una coscienza rivoluzionaria attraverso la satira affissa nottetempo su un'antica e popolare statua romana. “Le Cinque Giornate” sono il tema trattato nella terza tavola illustrata. Il film diretto da Dario Argento nel 1974 vede protagonisti Adriano Celentano e Enzo Cerusico nei ruoli di un delinquente da strapazzo (Cainazzo) e un panettiere     (Romolo) entrambi coinvolti inconsapevolmente nella rivolta del 1848 dei milanesi contro gli austriaci. I due personaggi si muovono in un contesto variegato dove spesso gli interessi di pochi luridi individui sono la causa di una inaudita e cieca esplosione di violenza che fa gridare  a Cainazzo, da un palco per la celebrazione della vittoriosa battaglia: “Ci hanno fregati!”.
 La quarta tavola presenta la scena finale di “1860 I Mille di Garibaldi”, film di Alessandro Blasetti del 1934 che fa rivivere le vicende che prepararono lo sbarco a Marsala con l'aiuto dei picciotti siciliani. Il Capolavoro di Blasetti fa passare in secondo piano la figura di Garibaldi esaltando invece l'apporto delle masse popolari con l'ausilio di attori non professionisti nella migliore tradizione neorealista. Il noto incontro a Teano, rivisitato da Roberto Rossellini nel film: “Viva l'Italia”  del 1961 e l'immagine di Vittorio Emanuele II, sono il tema trattato nella quinta tavola del Calendario. Qui Rossellini rievoca un Garibaldi miope e reumatico ridotto a una dimensione più umana e familiare tralasciando un'immagine troppo oleografica ma senza rinunciare a un tono poetico nella trattazione dei fatti salienti. La sesta tavola illustra invece la breccia di Porta Pia con la gloriosa corsa delle truppe italiane nell'ultima battaglia che decretò la fine dello Stato Pontificio e del potere temporale della Chiesa con la controversa figura di Pio IX. Seguono poi immagini dedicate a personaggi di rilievo  per il loro contributo intellettuale, politico e artistico come Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour e Giuseppe Verdi nella settima, ottava e nona tavola illustrata. L'importante ruolo della letteratura per ragazzi è citato viceversa nelle tavole decima e undicesima. Edmondo De Amicis che con il libro “Cuore” mostra uno spaccato dell'Italia post-unitaria ancora priva di radici comuni che sta cercando di costruire una propria identità nazionale. L'Autore, forse con eccessivo sentimentalismo esalta i valori comuni del patriottismo, della solidarietà, del rispetto della diversità e l'importanza della scuola come strumento di crescita sociale e civile. Le avventure di Pinocchio di Collodi, invece, rivisitato nel 1972 nella fiction  televisiva di Luigi Comencini, presenta un mondo contadino in un Italia post-unitaria dove la mancata attenzione ai bisogni dell'infanzia determina un crescita forzata dell'eroe del racconto. Con la dodicesima tavola è ancora il cinema che sollecita un riflessione sul tema risorgimentale. Infatti nel 1963 Luchino Visconti gira il film: “il Gattopardo” tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Qui il protagonista, interpretato da Burt Lancaster, è l'ultimo esponente di un'aristocrazia decadente che, consapevole della rivoluzione in atto nella società, dopo lo sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia, elabora una filosofia inquietante “cambiare tutto affinché non cambi niente”. Infine, le tavole tredicesima e quattordicesima sono dedicati a due aspetti che hanno afflitto l'Italia post-unitaria: il brigantaggio e l'emigrazione. Fenomeni questi mai completamente risolti e che ci hanno accompagnati fino ai giorni nostri. La criminalità organizzata capace di risorgere e di adattarsi ai cambiamenti della società e il triste abbandono di un paese incapace di garantire a tutti i suoi figli una vita decorosa o la sola speranza di un futuro migliore.


                                                                                                                                  Mario Errico