Chi sono

Ho scelto di titolare il mio blog “Urli di colore” perché i miei dipinti hanno colori accesi, fortemente contrastanti. Sono come urli dell’anima; un misto di gioiosa espressione interiore e malinconia. È evidente a tal proposito il riferimento, in alcune opere , a Van Gogh, per il vigore e la violenza attraverso i quali esprime il suo malessere, e a Klimt per la ricerca decorativa. Ecco, nelle mie opere coesistono questi due elementi: il desiderio di realizzare cose esteticamente piacevoli e il bisogno incontrollato di esprimere un malessere intimo.



venerdì 28 febbraio 2014

La notte e il giorno



Realizzare un opera che sia apprezzabile per la sua originalità è come vivere in uno stato di grazia. Passano a volte giorni, addirittura mesi, durante i quali io, per esempio, sono assolutamente privo di idee e di volontà. Conoscendo però questo mio limite evito allora di avvicinarmi alla tela, aspetto, so che gli stimoli arriveranno: da una lettura, da un incontro, guardando le opere di artisti del passato. Ecco quest'ultima è la cosa che faccio spesso: guardare le opere degli artisti del passato. Quando ho bisogno di dipingere ma non ho un soggetto interessante da proporre, reinterpreto, mi affido cioè alla citazione, rappresento un soggetto vecchio rivisitato con modalità grafiche o pittoriche nuove. Funziona sempre.

Un dipinto digitale


Il progresso tecnologico mette a disposizione nuovi strumenti di lavoro che inducono, gradualmente a cambiare il proprio rapporto con l’ambiente , con le cose, con la gente. Anche il modo di produrre arte cambia. Per esempio gli impressionisti, nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, non potettero fare ameno di prendere in considerazione che lo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione, fisica e culturale, comportava inevitabilmente un’evoluzione nel modo di leggere e riprodurre la realtà. Il treno con i suoi lunghi binari e le stazioni ferroviarie avevano modificato il paesaggio urbano, mentre la neo-nata fotografia permetteva di riprodurre la realtà come mai fino ad allora. Qual’era il ruolo dell’arte? Si chiesero gli impressionisti. Questo fu solo il primo passo verso la modernità: da Duchamp a Warhol, per citarne qualcuno, i nuovi mezzi di comunicazione sono diventati anche strumenti di produzione artistica.