Chi sono

Ho scelto di titolare il mio blog “Urli di colore” perché i miei dipinti hanno colori accesi, fortemente contrastanti. Sono come urli dell’anima; un misto di gioiosa espressione interiore e malinconia. È evidente a tal proposito il riferimento, in alcune opere , a Van Gogh, per il vigore e la violenza attraverso i quali esprime il suo malessere, e a Klimt per la ricerca decorativa. Ecco, nelle mie opere coesistono questi due elementi: il desiderio di realizzare cose esteticamente piacevoli e il bisogno incontrollato di esprimere un malessere intimo.



domenica 3 febbraio 2008

Un dipinto digitale


Il progresso tecnologico mette a disposizione nuovi strumenti di lavoro che inducono, gradualmente, a cambiare il proprio rapporto con l’ambiente, con le cose, con la gente. Anche il modo di produrre arte cambia. Per esempio gli impressionisti, nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, non potettero fare a meno di prendere in considerazione che lo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione, fisica e culturale, comportava inevitabilmente un’evoluzione nel modo di leggere e riprodurre la realtà. Il treno con i suoi lunghi binari e le stazioni ferroviarie avevano modificato il paesaggio urbano, mentre la neo-nata fotografia permetteva di riprodurre la realtà come mai fino ad allora. Qual era il ruolo dell’arte? Si chiesero gli impressionisti. Questo fu solo il primo passo verso la modernità: da Duchamp a Warhol, per citarne qualcuno, i nuovi mezzi di comunicazione sono diventati anche strumenti di produzione artistica.