Prima che si diffondesse la Pandemia ero in procinto di presentare la mostra dei miei dipinti realizzati con pennelli digitali, ma visto il protrarsi dell'emergenza, ho il piacere di offrirvi la mostra: "ContemooraneaMente", in uno spazio virtuale.
La contemporaneità è insita in ogni nostra azione; inevitabile non essere contemporanei nel pensiero e nelle azioni di ogni giorno. Impossibile non prendere in considerazione com'è cambiato, in pochi anni, il nostro modo di relazionarci con il mondo in cui viviamo. Dagli Anni Novanta del secolo scorso in poi, la diffusione di collegamenti internet e la conseguente nascita di tantissimi social network, hanno allargato i confini delle nostre conoscenze e reso il mondo più piccolo e accessibile. Ma, soprattutto, hanno reso possibile incontri altrimenti difficili se non impossibili. Quindi anche nella produzione artistica, l'influenza della società e della sua evoluzione, soprattutto tecnologica, pervade la mente e il lavoro dell'artista di oggi.
In ogni epoca quindi, gli artisti hanno intercettato i cambiamenti della società, li hanno interpretati e riproposti in una visione nuova. Ciononostante, la tradizione pittorica sopravvive ed è ancora ricca di spunti di riflessione estetica in un contesto rinnovato e mediato dagli strumenti digitali. Questi ultimi, sempre più sofisticati e accessibili, permettendo la riproducibilità dell'opera d'arte e, superando il concetto pregiudiziale di "opera originale unica", hanno reso "democratica" l'Arte. Pertanto, in questo contesto espositivo, si preferisce utilizzare la definizione: "Pennelli digitali", poiché afferma la gestualità dell'artista e l'imitazione della pittura tradizionale, anziché la definizione: "Dipinti digitali" che presumerebbe una scarsa manualità e di conseguenza una ridotta sensibilità che solo il gesto, prolungamento della mente, può trasmettere.